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Il primo Gin Made in Sicily

Abbiamo racchiuso il rosso lavico dell’ “Arancia Rossa di Sicilia IGP” e il giallo oro del “Limone Di Siracusa IGP” in un gin di nostra produzione in alambicco di rame. Piccoli lotti di produzione con botaniche tipiche dell’entroterra siculo, per un gin che non teme confronti. All’olfatto prevale il ginepro con sentori di agrumi, salvia selvatica, fiori di zagara, una immensa esplosione di profumi che richiamano il suo terroir. Ogni abbinamento è stato sapientemente elaborato dal nostro campione mondiale Ettore Diana per offrirvi unicità e consapevolezza del buon bere. Signori buon gin 970 accademia degli spiriti.

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AMARO D'AMORE

Si narra che nell’antica Galaria (Gagliano Castelferrato) intorno all’anno 1000 viveva un Conte di nome Ruggero. Il Conte Ruggero dominava su tutto il popolo, imponendo tasse ed emanando leggi, alle quali tutti dovevano obbedire. Una più di tutte, tra queste leggi però, era ingiusta e sopraffattrice, perché imponeva e costringeva tutte le più belle fanciulle appena sposate a trascorrere la prima notte con lui, lo “ IUS PRIMAE NOCTIS”. In paese viveva una fanciulla di nome Elisabetta, dalla bellezza celestiale, brava nel preparare infusi con erbe che crescevano alle pendici del castello. Con le erbe raccolte otteneva infusi e liquori, dal gusto unico e talvolta anche terapeutiche, utilizzati come “infusi magici” dopo i pranzi delle feste. La bella Elisabetta poiché innamorata di un giovane contadino di nome Edoardo, voleva rifiutarsi a questa legge del Conte e senza alcuna esitazione,la stessa notte del banchetto nunziale, presa dalla disperazione, anziché tradire il giovane marito, scelse la morte lasciandosi cadere dall’irto e spigoloso castello. Da allora, quel luogo, prese il nome di “Rocca da Malazita”. Si narra che il suo giovane marito ogni volta che beveva l’amaro prodotto da Elisabetta, come per magia, sentisse il suo profumo, il suo calore e la sentisse vicina a lui. Da quella sera, prese il nome di Amarazita “amaro d’amore”. L’amaro che la giovane Elisabetta preparò ed offrì al suo banchetto nuziale è stato trovato in antichi ricettari e tramandati nei secoli fino ad oggi, con la stessa composizione “magica” di un tempo.

Un tempo le nostre nonne erano solite preparare in casa liquori a base di frutta e spezie seguendo le stagioni per offrirli, insieme ai dolcetti sempre pronti in dispensa, anche agli ospiti inattesi. Questa usanza ha radici molto antiche. Per I siciliani, infatti, offrire un bicchierino che contiene un prezioso “nettare” a fine pasto è un rito che si tramanda da generazioni e che ha origine – per la sorpresa di molti- nella tradizione araba. Sembra, infatti, che le prime infusioni alcoliche a base di erbe risalgano al ‘700 ed avessero una funzione medicamentosa. Si deve, però, alla scoperta dell’America e al conseguente arrivo delle spezie in Europa la piacevolezza palatale di questi infusi, motivo del successo riscosso prima alla corte di Caterina de Medici e poi, da metà ’800, nei salotti aristocratici. Sarà poi alla fine del secolo che gli elisir e i preparati farmaceutici, grazie all’aggiunta di zucchero, frutta, aromi e spezie, diventano apprezzati digestivi e ottime bevande per concludere ogni pasto. Parallelamente, all’interno dei conventi d’Italia, in particolare in Piemonte, Campania e Sicilia, le operose sorelle danno vita al liquore la cui origine si fa risalire al 1500. Con il passare del tempo il liquore, è stato declinato in tante varietà.Cannella, salvia, limone, alloro, fichi d’India, solo per citarne alcuni, non c’è davvero limite alle tipologie prodotte utilizzando diverse erbe aromatiche o frutti grazie ai quali questo elisir riesce ad essere la chiusura perfetta di ogni ricorrenza che ruoti intorno al cibo. Se, in passato, sono stati relegati al ruolo marginale di semplice fine pasto in bar e trattorie di paese, negli ultimi anni a questi preziosi “elisir alcolici” è stato attribuito un ruolo di tutto rispetto facendo il loro ingresso anche nel mondo della mixology e nelle cucine stellate. Così, dal passato, sono riemerse formule antiche che si scomodano nel tentativo di ridar vita a “formule magiche” in grado di incantare il palato. Ed è proprio la Linea Gourmet della Ficodì sicilian spirits a racchiudere in ogni bottiglia “formule magiche “ in grado di esprimere profumi e gusto di ineguagliabili confronti.

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"Nei miei quasi 50 anni di attività, ho sempre selezionato materie prime di altissima qualità per i miei piatti così come la scelta di FICODI come spirits è stata dettata dalla elevatissima qualità dei prodotti realizzati"

ROSARIO SEIDITA
Presidente Unione Regionale Cuochi Siciliani

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MIPAAF- PQAI 04- PROT. 0134171

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